CURIOSITA'
Curiosità
Dimmi Cosa mangi e ti dirò chi sei
Il mondo culinario del Tre-Quattrocento
La pianta dell’olivo, tipica del bacino Mediterraneo, è l'unica ad avere, in quest’area, un’importanza maggiore anche di quella della vite. I confini della sua zona di coltura coincidono con quelli dell'area climatica influenzata dal Mar Mediterraneo, dal momento che l'olivo è molto sensibile alle forti oscillazioni termiche. L'associazione ulivo - Mediterraneo
Nel X secolo il vescovo di Cremona Liutprando, in visita alla corte bizantina in qualità di ambasciatore di Ottone I di Sassonia, uscì stomacato da una cena ufficiale. Nelle sue Memorie ci informa di essere rimasto particolarmente impressionato dall’uso eccessivo di olio e di garum, l'antico condimento a base di pesce. L'orrore manifestato dal vescovo nei confronti del cibo dei suoi ospiti esprime in modo evidente la frattura
Si tratta di una varietà di pasta per minestra il cui nome è il diminutivo di “verme” per via dell’aspetto di questa pezzatura che, secondo alcuni, più tardi prenderà il nome di “spaghetti”.
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Mescoliamo insieme tutti gli ingredienti e lavoriamoli finché non avremo ottenuto un impasto liscio, elastico e omogeneo. Lasciamo lievitare per alcune ore in un luogo caldo e tranquillo.
Mettiamo le mandorle spellate in un frullatore, aggiungiamo l’acqua e frulliamo il tutto, a lungo, fino ad ottenere un bel liquido bianco. Se volessimo seguire, invece, le ricette tradizionali dobbiamo pestare accuratamente le mandorle tritate in un mortaio
Uniamo insieme le polveri di tutte le spezie che abbiamo indicato negli ingredienti e conserviamole in un barattolo di vetro sempre ben chiuso, per evitare che si perda la fragranza.
Puliamo la zucca e tagliamola a pezzetti che cuoceremo in acqua salata per una decina di minuti, facendo attenzione a che i pezzetti non si sciolgano ma restino belli compatti. Scoliamo e togliamo l’acqua in eccesso spremendo bene i pezzetti.
La sera prima mettere a bagno i ceci in abbondante acqua tiepida. Mescoliamo la farina, con due cucchiai di olio di oliva, pepe e cannella e mettiamo il tutto in una pentola piuttosto capiente.
Puliamo e laviamo le bietole, gli spinaci e le altre erbe. Cuociamo in acqua bollente e salata per pochi minuti. Scoliamo le verdure e strizziamole con cura. Tritiamole fini su un tagliere. Tritiamo anche il prezzemolo e la menta.
Prepariamo la pasta brisée e facciamola riposare per un paio di ore in frigorifero (o in un luogo fresco). Cuociamo la zucca per circa 15 nel latte per circa 15 minuti. Aggiungiamo il burro già ammorbidito e mescoliamo insieme al formaggio bianco con la frusta.
Prepariamo la pasta brisée il giorno prima e teniamola in un luogo fresco (preferibilmente in frigorifero). Sbucciamo e laviamo le cipolle o gli scalogni. Cuociamo in acqua bollente e salata per una ventina di minuti. Scoliamo e lasciamo raffreddare.
Prepariamo la pasta brisée il giorno prima e teniamola in un luogo fresco (preferibilmente in frigorifero). Sbucciamo l’aglio e cuociamolo in acqua bollente per circa 15 minuti. Scoliamo e mettiamolo in acqua fresca.